31 gennaio, 2014

Passatelli in brodo

La prima volta che ho mangiato i passatelli, tanti anni fa,   ero in vacanza a Rimini. 
Era una sera d'estate, un caldo infernale, e  a cena venne servito il brodo con questi passatelli, pensai ma sono matti? Io d'estate non mangio mai il brodo, unica eccezione se sono malata. Il sapore di questi passatelli era ottimo, ma il caldo e le goccioline di sudore sulla mia fronte mi impedirono di gustare questo piatto.
Per molto tempo non sono riuscita più a mangiarli, poi mia sorella Loredana reduce da una vacanza a Rimini,  mi regalò l' attrezzo  per fare i passatelli in casa,   e da allora li preparto  spesso.
Stasera fuori piove, e fa freddino, e a mio avviso è il clima migliore per gustarli, mai e poi mai in estate mangerei  un brodo bollente.
Preparare l'impasto per i passatelli è molto semplice, tutte cose che normalmente abbiano in casa, pane grattato e il parmigiano che in Romagna chiamano la forma,una grattatina di  noce moscata.
 
 
 
 
 
ferro per passatelli
Ingredienti:
 
brodo di pollo
200 gr di pane grattato
200 gr. di parmigiano = forma
un grattatina di noce moscata
oppure una grattatina di buccia di limone
3 uova
 
Preparazione

Mischiate il pane grattato e il parmigiano, fate un buco al centro e grattate un pizzico di noce moscata oppure la buccia del limone, mettete le uova, e cominciate ad impastare, dovrete fare un panetto che lascerete riposare per circa 20 minuti.
Trascorso il tempo mettete l'impasto dentro questo schiacciatore e lasciate cadere nel brodo bollente i passatelli, tagliateli non troppo lunghi con un coltello e continuate fino ad  esaurimento dell'impasto. Fate cuocere per qualche minuto e servite.Buon appetito.

30 gennaio, 2014

Rapetti alla pancetta croccante

Ho sempre sentito dire da mia nonna, e da mia madre che i rapi vanno cucinati dopo le prime gelate, perchè sono più teneri.
Se sia vero o no non ve lo so dire, ma io da buona nipote li compro sempre dopo le prime gelate.
Ricordo da bambina,  nella grande cucina di mia nonna,  delle enormi  padelle di ferro in cui sfrigolavano i rapi  sulla stufa a legna e un grande profumo riempiva la stanza e solleticava le narici e noi bambini aspettavamo con ansia il pranzo.
Oggi li ho lessati e preparati alla vecchia maniera con l'aggiunta di un pizzico di brio ossia di peperoncino.
 
 
Ingredienti:

500 gr di rapetti   lessati
3 fette di pancetta tesa fresca
2 spicchi di aglio
un pizzico di peperoncino
sale e pepe
 
 Preparazione:
 
 Tagliate a pezzettini la pancetta fresca, mettetela in un piatto  salatela e pepatela. Mettete dell'olio in una padella, e fate rosolare la pancetta e 2 spicchi di aglio nudi, fate rosolare bene unite un pizzico di peperoncino, e mettetevi i rapetti lessati e tagliati grossolanamente aggiustate di sale, fate cuocere per pochi minuti e il contorno o meglio il  piatto unico è pronto. 

29 gennaio, 2014

Risotto ai carciofi croccanti

Sono rientrata tardi  stasera a casa,  fuori fa freddo e piove  sono tutta bagnata e ho bisogno di mangiare qualcosa di caldo.
 
Non ho fatto la spesa, ma in dispensa trovo sempre qualche ingrediente per preparare un primo saporito e leggero.
 
Ho deciso preparerò un bel risotto con i carciofi, piace  a tutti ed è semplice da preparare.
 
 
 
Ingredienti
 
200 gr di riso
1 scalogno
brodo di verdura (preparato con carota, cipolla, sedano)
2 carciofi
prezzemolo tritato
parmigiano

Preparazione
 
Mettete dell'olio in una pentola, con lo scalogno tritato, fate soffriggere unite i gambi dei carciofi puliti e tagliati a pezzetti piccolissimi, e 1 carciofo tagliato sottilmente, unite il riso e fatelo tostare, portatelo a cottura con il brodo di verdura. Nel frattempo pulite il secondo carciofo tagliatelo sottilmente e mettelo per circa 2/3 minuti in un padellino con olio molto caldo, i pezzetti dovranno solo dorare, teneteli da parte. Unite il brodo e finite la cottura, lasciatelo molto morbido ossia all'onda. Servitelo  mettendo i carciofi croccanti sopra con  una spolverizzata di prezzemolo tritato, a piacere un giro di olio evo, del grana.
La cena è in tavola forza si comincia.

23 gennaio, 2014

Filetto di maiale al Chianti

In inverno nei mesi più freddi i contadini del mio paese erano soliti ammazzare il maiale, salare i prosciutti, i capicolli, preparare la salsiccia, il mazzafegato, e sia ben chiaro che del maiale non si butta via  niente.
Durante questo periodo spesso siamo invitati a mangiare la polenta con la padellata (piccoli pezzi di carne di maiale cotta in olio lentamente, e fegatelli) che in occasione della morte del maiale è d'obbligo, anche se dopo il fegato chiede le ferie anticipate.
Alcuni amici in questa occasione mi hanno regalato un bel filetto di maiale e per non cucinarlo nel solito modo ho deciso di farlo al Chianti, ma va bene qualsiasi vino rosso a patto che sia corposo.
Credete se avete gente preparatelo,  farete un figurone con poca spesa e poca fatica.
 Ingredienti:
1 filetto di maiale  400 gr. circa
mezzo l. di vino rosso corposo io ho utilizzato il Chianti
3 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di miele
1 noce di burro
mezzo scalogno
fiore di finocchio
sale e pepe


Preparazione

Tagliate lo scalogno sottilmente mettetelo in un pentolino con il vino rosso e lo zucchero, fatelo bollire fino a che sarà ridotto alla metà, mettetevi  il miele e chiudete il fuoco. Fate delle fettine piuttosto spesse con il filetto, salate e pepate e condite con del fiore di finocchietto selvatico,  lasciate insaporire.
Mettete in una padello poco olio evo e cuocete il filetto a fuoco vivace per pochi minuti.
Quindi unite alla  salsa di vino  una noce di burro, e mettete il tutto nella padella dove si stanno cuocendo i medaglioni di filetto, pochi minuti e la cena è pronta.
Accompagnate la carne con del purè, oppure con fagiolini all'agro. 
Buon appetito

20 gennaio, 2014

Migliacce di carnevale

E' già carnevale, periodo di scherzi e giochi, maschere, coriandoli, stelle filanti, carri allegorici e trombette. 
Nel mio paese Pitigliano per carnevale si preparano le migliacce, che vengono mangiate con parmigiano o pecorino oppure cosparse di zucchero e cannella.
Le migliacce sono un piatto molto povero, servono poche uova, della farina e dell' acqua, sale e un pizzico di cannella (facoltativo) somigliano alle crepes, o a delle frittatine ma in una versione molto povera.
Sono semplici da preparare ma molto golose per una cena tra amici, o in famiglia, basta una buona insalata verde o di arance, finocchi e olive e la cena è servita.


Ingredienti:

1 uovo
200 gr di farina 00  Molino Chiavazza
400 gr. di acqua
un pizzico di sale
un pizzico di cannella (facoltativo)
parmigiano grattugiato
pecorino grattugiato
zucchero e cannella 
olio di semi

Preparazione

Sbattete l'uovo con la farina unite piano piano l'acqua un pizzico di sale e se volete la cannella in polvere, continuate a sbattere e lasciate riposare per almeno 30 minuti. Mettete sul fuoco una padella ungetela con l'olio e versate un mestolino di impasto, fate cuocere per qualche minuto, poi giratele fate cuocere e d ecco pronta la migliaccia. 
Ricordate che devono essere molto sottili, e con questa dose ne vengono almeno 20.
Mettetele in tavola e ognuno sceglierà come mangiarle, cosparse di parmigiano, oppure di pecorino, con il miele, con la ricotta o con un pò di zucchero o con zucchero e cannella fate voi.
Buon appetito

06 gennaio, 2014

Girelle tartufate



Avevo in casa delle fette di pane bianco, dovevo  preparare degli antipasti veloci e semplici, e mi è venuta un'idea.
Spesso cucinare  con poche cose  stimola la nostra  fantasia.
Dopo le feste nei frigoriferi   rimane sempre qualcosa, formaggi, salumi, verdure.
Oggi ho deciso per delle girelle di pane bianco tartufate.


 Ingredienti

2 fette di pane bianco di quello lungo
100 gr. di ricotta di pecora 
1 confezione di robiola osella al tartufo
un sacchetto di insalata songino

Preparazione

Prendete un foglio di pellicola trasparente, stendeteci le due fette di pane bianco leggermente accavallate, mettete sopra un altro foglio di pellicola  e con un mattarello schiacciate il pane bianco , mischiate la ricotta con la robiola al tartufo, sale e pepe, e stendete la crema  sulle fette di pane , mettete allò'interno delle foglie del songino e arrotolate molto stretto come una caramella, io bagno il rotolino con un pennello e l'acqua. Mettete in frigo per almeno un'ora.
Tagliate a fettine e servite su un letto di songino.
Potete anche utilizzare la robiola  con  la ricotta e invece del songino mettetevi del tartufo a scaglie.
Semplice ma saporito e molto ben presentabile.

05 gennaio, 2014

Crostini fritti poveri ma buoni

E' proprio vero, la casa nasconde ma non ruba. Questo mi ripete spesso la mia mamma, quando mi lamento di qualcosa che non trovo. Oggi infatti ho finalmente trovato il mio quaderno delle ricette, che avevo cercato per molto tempo. Alcuni anni fa avevo cominciato ad annotare le ricette che spesso qualche amica mi consigliava, oggi usiamo il computer per scrivere e archiviare ma allora usavano carta e penna.
A vederlo non gli si da un centesimo di fiducia, ha perso la copertina  e nelle pagine ingiallite si trova qualche piccola macchiolina che è la dimostrazione del suo uso.
Dal quaderno ho scelto di preparare dei crostini fritti, utilizzando ingredienti poveri, ma vi assicuro buonissimi. Poi  potete sempre provarli e farmi sapere come la pensate.
A guardarli forse sembrano  crostini toscani, ma il sapore è molto diverso.

Ingredienti

6 fegatini di pollo
6 durelli di pollo (stomaco)
1 cipolla
vino bianco 
un pugnetto  di capperi sotto sale
2 uova
1o 2 cucchiai di parmigiano 
il succo di mezzo limone 
latte
farina
sale e pepe
olio di semi per friggere

Preparazione 

In un tegame mettete a soffriggere  nell'olio la cipolla, i fegatini e i durelli con sale e pepe, unite  poi del vino bianco e fatelo asciugare. Macinare l'impasto insieme ai capperi dissalati e continuate la cottura sul fuoco. Tagliate a piccole  fettine il pane, bagnatele nel latte, passatele nella farina, poi nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale e friggetele.  Togliete la salsa dal fuoco, unite il parmigiano, il succo di limone, e l'uovo sbattuto che vi è rimasto dalla panatura, mantecate e mettete sul fuoco per qualche secondo. 
Spalmate la crema sui crostini fritti e servite.

02 gennaio, 2014

Sushi casalingo

Ogni volta che parlo  di sushi c' è sempre qualcuno che mi guarda storto.
Non è facile per gli abitudinari della pastasciutta mangiare il sushi, vuoi per la paura che il pesce non sia fresco, vuoi perché preferiamo affidarci al cibo che conosciamo.
Oggi ho deciso di preparare un sushi casalingo, che  in effetti somiglia al sushi ma non lo è.
Tutti d'accordo hanno gradito la novità, un antipasto o un secondo semplice e sfizioso, le bacchette sono solo per bellezza chi le sa usare!

Ingredienti
200 gr di salmone affumicato
100 gr di ricotta di pecora
50 gr di robiola o di philadelfia
un mazzetto di rucola 
un pizzico di papavero
sale e pepe
Preparazione
Prendete un foglio di pellicola trasparente adagiatevi sopra le fette di salmone  leggermente accavallate, mischiate la ricotta con la robiola o il philadelfia un pizzico di papavero, sale e pepe e spalmatela sul salmone, mettetevi anche la rucola tagliate finemente. Aiutandovi con la pellicola arrotolate molto stretto il salmone chiudetelo a caramella e lasciatelo in frigo per almeno 1 ora.
Tagliatelo a fette e se siete bravi mangiatelo pure con le bacchette.